West Ham 19/20: L’ennesima stagione da dimenticare

Il West Ham chiude al quintultimo posto un campionato tormentato sia in campo che fuori. Alle difficoltà sul campo da gioco che hanno visto gli Hammers lottare per non retrocedere anche in questa stagione, si è aggiunta la pandemia che ha costretto tutti i club agli straordinari per portare a termine il campionato.

La squadra di David Moyes ha conquistato la salvezza a una giornata dal termine, riuscendo a trovare la via d’uscita ad un passo dal baratro. Una stagione complessivamente negativa per il West Ham, partito con ambizioni ben diverse, ma trovatosi per l’ennesima stagione, a doversi sudare la permanenza in Premier League. Ad una classifica deficitaria, vanno aggiunte le eliminazioni premature nelle due coppe nazionali: coppa di lega e Fa Cup. Moyes si è comunque guadagnato la conferma dalla proprietà degli Hammers pur non essendo particolarmente gradito alla piazza. Al tecnico scozzese va comunque dato merito di aver trovato il giusto equilibrio di squadra nel momento decisivo del torneo, ma soprattutto di aver inserito due elementi decisivi come Tomas Soucek e Jarrod Bowen. Entrambi arrivati nel mercato invernale, hanno subito avuto un impatto importante in una formazione in difficoltà. La copertina però, se la prendono altri due giocatori: Michail Antonio e Declan Rice. Il tuttofare ex Middlesbrough ha collezionato gol e assist dopo la ripresa del campionato, risultando, probabilmente, il giocatore più in forma dell’intera Premier. Per il talento cresciuto nell’Academy invece, questo campionato rappresenta la consacrazione forse definitiva ad alti livelli. I tifosi claret & blue sperano di vederlo anche l’anno prossimo con la maglia degli Hammers, ma le tentazioni non mancheranno, soprattutto quelle provenienti sempre da Londra, sponda Chelsea.

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Il mercato di quest’anno sarà un mercato difficile per tanti fattori, e il West Ham dovrà necessariamente far di necessità virtù, con l’obbligo di vendere, bene, prima di poter acquistare. Dopo le spese folli sotto la gestione Pellegrini, ci si aspetta una campagna trasferimenti basata sul risparmio, dove sarà fondamentale avere idee e competenza, caratteristiche che sono mancate ai dirigenti del West Ham negli ultimi anni.

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Antonio show, il West Ham si avvicina alla salvezza

L’incredibile poker di Michail Antonio rifilato al Norwich, permette al West Ham di ottenere una vittoria quasi decisiva ai fini della permanenza in Premier League. Quando mancano tre partite al termine, gli Hammers mantengono un discreto vantaggio sul terzultimo posto, ma non ancora rassicurante e definitivo.

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A Carrow Road, di fatto, la partita non è mai iniziata, con la formazione di Davis Moyes padrona del campo fin dal calcio d’inizio, chiudendo la pratica già dopo i primi 45′, chiusi con due reti di vantaggio. La ripresa ha seguito lo stesso andamento della prima frazione di gioco, con i Canaries ormai rassegnati alla retrocessione matematica in Championship. , e un West Ham determinato come non mai, specialmente sotto porta, grazie allo scatenato Antonio capace di realizzare altre due reti, fissando il punteggio sul 4-0. Rice e compagni hanno avuto il merito di mettere da parte in fretta la sconfitta casalinga contro il Burnley, conquistando un successo determinante in ottica salvezza. Fondamentale è stato l’approcio ad una partita che poteva nascondere insidie; una su tutte, la sottovalutazione degli avversari ormai spacciati in ultima posizione. Questa insidia, è stata spazzata via velocemente grazie a un atteggiamento adeguato all’importanza del match, lasciando le briciole ai padroni di casa. Il pomeriggio di Carrow Road rimarrà senza dubbio indelebile nella mente di Antonio al primo poker in carriera, ma anche il primo di un giocatore del West Ham dalla nascita della Premier League. L’ultimo giocatore in maglia claret & blue capace di mettere a segno una quaterna, è stato David Cross nel settembre 1981 contro il Tottenham. L’ex Middlesbrough ha confermato il proprio stato di grazia, alla luce dei 6 gol e 1 assist nelle ultime 4 partite, risultando a tutti gli effetti un uomo chiave per gli uomini di Moyes nella lotta per non retrocedere.

West Ham United: Fabianski, Fredericks, Diop, Ogbonna (Balbuena 87), Cresswell, Rice, Soucek, Noble © (Wilshere 77), Fornals (Masuaku 83), Bowen (Yarmolenko 83), Antonio (Haller 77)
Subs: Randolph (GK), Johnson, Lanzini, Ajeti

Goals: Antonio 12, 45+1, 54, 74

Norwich City: Krul, Aarons, Klose, Godfrey, Lewis, Tettey ©, Vrancic, Buendia (Rupp 70), Stiepermann (Cantwell 70), Hernandez (Martin 70), Pukki (Idah 70)
Subs: McGovern (G), Trybull, Drmic, McLean, Duda

Ammoniti: Stiepermann

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West Ham spento e poco lucido, vince il Burnley

Dura poco la striscia positiva del West Ham che dopo aver conquistato 4 punti nelle ultime due partite, esce sconfitto 1-0 nel match casalingo contro il Burnley, corsaro al London Stadium grazie alla rete di Jay Rodriguez. In attesa della partita dell’Aston Villa, gli Hammers mantengono 4 lunghezze dalla terzultimo posto.

Dopo i passi avanti mostrati nelle ultime uscite, la squadra di David Moyes è tornata a far vedere il peggior lato di sè, perdendo una partita fondamentale contro una squadra ormai tranquilla al nono posto. Gli ospiti, allenati da Sean Dyche, allenatore molto apprezzato dal West Ham, hanno giocato il loro calcio tanto pratico quanto redditizio, non mollando su ogni pallone nonostante una posizione di classifica eccellente. Gli Hammers sono apparsi poco brillanti e con meno determinazione rispetto alle gare con Chelsea e Newcastle, sprecando così un’occasione d’oro per avvicinarsi all’obiettivo salvezza. Le stesse occasioni d’oro divorate da Antonio prima, e dal rientrante Haller poi, protagonisti in negativo in due situazioni che potevano portare al pareggio, ma che sono state gettate al vento malamente. Inutili e tardivi i cambi di Moyes che ha preferito insistere sugli uomini apparentemente più in forma, non tenendo conto però, degli impegni ravvicinati di questo periodo che hanno inevitabilmente tolto energie preziose. Per la trasferta di sabato a Norwich sarà obbligatorio cambiare qualcosa per dare almeno una scossa ad una squadra apparsa piatta tatticamente e fisicamente, soprattutto in alcuni elementi.

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West Ham United: Fabianski, Fredericks, Diop, Ogbonna, Cresswell, Rice (c), Soucek, Yarmolenko (Haller 62), Fornals (Ajeti 87), Bowen, Antonio
Subs: Randolph (GK), Johnson, Masuaku, Balbuena, Wilshere, Noble, Lanzini, Ajeti

Ammoniti: Fredericks

Burnley: Pope, Bardsley, Tarkowski (c), Long, Taylor, Pieters, McNeil, Westwood, Brownhill, Rodriguez, Vydra (Wood 58)
Subs: Peacock-Farrell (GK), Gudmundsson, Brady, Thompson, Dunne, Benson, Goodridge, Driscoll-Glennon

Goal: Rodriguez 38

Ammoniti: Tarkowski

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Il West Ham spreca a Newcastle, ma allunga sulle rivali

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Il West Ham pareggia 2-2 a Newcastle e grazie alla sconfitta di tutte le rivali nella lotta per non retrocedere, allunga a +4 sul terzultimo posto occupato dall’Aston Villa. Nonostante i progressi in classifica, rimane il rammarico per aver sciupato due volte il vantaggio contro i Magpies, mettendo a nudo, ancora una volta, tutti i problemi del reparto difensivo. La squadra di Moyes ha comunque mostrato piccoli miglioramenti che peraltro si erano già visti nella gara vinta contro il Chelsea, pagando i soliti errori di concentrazione, come dimostrano le reti di Almiron e Shelvey, arrivate da due disattenzioni del pacchetto arretrato. A guidare gli Hammers, tanto per cambiare, un Declan Rice sempre più leader di questa squadra, a dispetto dei soli 21 anni del ragazzo che ha esordito tra i professionisti poco più di tre anni fa. Oltre a Rice, tra i migliori in campo ritroviamo i due acquisti di gennaio: Jarrod Bowen e Tomas Soucek. Il centrocampista ceco ha realizzato il suo secondo gol consecutivo, mentre l’ex Hull City ha confezionato un altro assist per Antonio, come già era successo nella partita contro il Chelsea. Questi 4 elementi sono senza dubbio un buon punto di partenza, pensando anche in ottica futura, ma sarà fondamentale non sbagliare l’ennesimo mercato. David Moyes, in settimana, ha parlato di una visione del club che deve puntare su giocatori giovani e affamati che vogliono venire al West Ham per renderlo una squadra migliore. Prima di tutto, però, c’è da pensare alla salvezza che sicuramente si è avvicinata, ma che è ancora tutta da conquistare.

 

West Ham United: Fabianski, Fredericks, Diop, Ogbonna, Cresswell, Rice ©, Soucek, Bowen, Lanzini (Noble 57), Fornals (Yarmolenko 75), Antonio
Subs: Randolph (GK), Johnson, Masuaku, Balbuena, Wilshere, Ajeti, Xande Silva

Goals: Antonio 4, Soucek 65

Newcastle United: Dubravka, Manquillo, Lascelles (c), Fernandez, Krafth, Hayden (Bentaleb 43), Shelvey, Almiron, Saint-Maximin (Lazaro 69), Joelinton (Carroll 81), Gayle (Ritchie 69)
Subs: Darlow (GK), Yedlin, Rose, Schar, M.Longstaff

Goals: Almiron 17, Shelvey 67

Ammoniti: Gayle

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Ecco il nome del potenziale compratore

Importanti novità sul fronte societario; sembra infatti che Tripp Smith, uno dei fondatori di GSO Capital Partners (fondo d’investimenti) sia alla ricerca di soci per formare un consorzio con l’obiettivo di acquistare il West Ham. L’attuale proprietà, però, non sembra particolarmente intenzionata a prendere in considerazione qualsiasi offerta. Ma c’è un retroscena forse sconosciuto a molti: David Sullivan non potrà vendere fino al 2023 perchè vincolato da un accordo inserito nel contratto di acquisizione del London Stadium. Se dovesse vendere prima del 2023, sarebbe obbligato a rimborsare il 15% dell’importo totale.

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