Reduce da due vittorie convincenti ai danni di Wolverhampton (4-0 all’OS) e Leicester (3-0 in trasferta), il West Ham si ritrova ad affrontare il Tottenham in uno dei più caldi derby londinesi. La partita rappresenta anche il ritorno in panchina di David Moyes, dopo aver superato l’infezione da Covid-19. Lo scozzese schiera i suoi con un difensivo 5-4-1, ma gli Spurs di Mourinho ci mettono solo 16 minuti dal fischio d’inizio per rifilare un sonoro 3-0 ai rivali. Dapprima Son nel primo minuto, poi la doppietta di Harry Kane tra 8′ e 16′: sembra ormai notte fonda per gli Hammers, difficilmente ci si riprende da una batosta così importante. Il primo tempo scorre senza ulteriori cambi di risultato, con la sola ammonizione dell’unico attaccante Michail Antonio al 20′. Nel secondo tempo lo Special One fa entrare anche il neo arrivato Gareth Bale che, dopo 7 anni alla Casa Blanca, torna a vestire la casacca degli Spurs, ma il cambio che risulterà decisivo avviene al 77′: Pablo Fornals lascia il campo per il 10, Manuel Lanzini, all’esordio stagionale in Premier League. A 9 minuti dalla fine, con il risultato ancora fisso sul 3-0 per i padroni di casa, inizia la riscossa claret and blue. La prima marcatura, apparentemente un goal della bandiera, praticamente l’inizio della rimonta, porta la firma del Generale Fabián Balbuena: il paraguayano trafigge Lloris con un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione dal lato di Aaron Cresswell. Il 3-2 arriva solo 3 minuti dopo: Yarmolenko serve Vladimír Coufal superando la linea difensiva, il neo arrivato ceco mette la palla in mezzo e Davinson Sanchez beffa di testa il proprio portiere con un’autorete. Agli sgoccioli del recupero, un’altra punizione dal lato battuta sempre da Cresswell viene respinta fuori dall’area dal difesa del Tottenham, al limite dell’area Harry Winks controlla male e non si accorge che in agguato è in arrivo Manuel Lanzini: l’argentino tira di prima intenzione un vero capolavoro che centra l’incrocio dei pali, con l’estremo difensore francese che nulla può per evitare il pari. Una rimonta clamorosa che arriva nell’ultimo quarto d’ora di partita (9′ dei tempi regolamentari, più 5 di recupero), il West Ham riesce in un’impresa che a nessuna squadra nella storia del campionato inglese era mai riuscita: evitare la sconfitta mentre era sotto per 3-0 a 10 minuti dal termine. Una partita indimenticabile, che entrerà di diritto nella storia ultracentenaria del West Ham, e con un gusto ancora più dolce trattandosi di un derby contro gli odiati rivali.
Come si canta in Terra d’Albione…3-nil’ and you f*cked it up!
Tottenham Hotspur: Lloris, Aurier, Alderweireld, Sanchez, Reguilon, Hojbjerg, Sissoko, Ndombele (Winks 73), Son (Locas Moura 80), Kane, Bergwijn (Bale 73) Sostituti non utilizzati: Hart, Doherty, Davies, Vinicius
Goals: Son 1, Kane 8, 16
West Ham United: Fabianski, Balbuena, Ogbonna, Cresswell, Coufal, Rice, Soucek, Masuaku (Snodgrass 90), Bowen, Antonio (Yarmolenko 77), Fornals (Lanzini 77) Sostituti non utilizzati: Randolph, Fredericks, Diop, Noble
Nel primo derby stagionale, giocato all’Emirates contro i Gunners, il West Ham esce sconfitto per 2-1 nonostante una prestazione positiva nel complesso. Un buon avvio da parte dei nostri viene subito stroncato al 25′ dai biancorossi: un cross da fondo campo di Pierre-Emerick Aubameyang trova Alexandre Lacazette totalmente solo all’altezza del dischetto del rigore, che con tutta calma può concludere di testa e mandare la palla alle spalle di Fabianski subito sotto la traversa. Sul finire della prima frazione, Bowen lancia Fredericks sulla fascia, il terzino la mette in mezzo e Michail Antonio anticipa il suo marcatore e con un tap in che riporta il risultato in parità. Al 54′ è lo stesso Antonio a fallire il raddoppio a due passi dal portiere, quando non riesce a finalizzare un preciso cross di Masuaku. Un quarto d’ora dopo il solito Antonio colpisce clamorosamente la traversa, colpendo di testa su un cross dalla sinistra; a questo sfortunato legno colpito, segue una carambola confusa in area che il West Ham non riesce a sfruttare a suo favore. All’85’ Saka supera la difesa con un passaggio filtrante che trova Ceballos abbandonato da qualsiasi marcatura: lo spagnolo beffa Fabianski in uscita con un passaggio verso il centro dell’area per Nketiah, che non deve far altro che appoggiare in rete il pallone del definitivo 2-1 per i Gunners. Il West Ham crea il doppio delle occasioni dell’Arsenal, realizzando però le metà dei goal e rimanendo ancora a 0 punti dopo 2 giornate.
Moyes così a fine gara: “È dura da accettare questa sconfitta, perché i giocatori hanno giocato molto bene stasera: ci hanno messo grande impegno e non essere ricompensati con i 3 punti stasera è spiacevole.”
Oltremanica si susseguono diversi rumors circa una possibile cessione della società, seppur complicata a causa della penale dovuta dall’attuale proprietà in caso di cessione del club entro il 2023. Ad ora sono già pervenute due offerte da una cordata americana, rispedite al mittente da Gold e Sullivan, ma presto potrebbe arrivare la terza. Si parla anche di due “piste” cinesi, ma ad ora la più concreta rimane quella americana. Nella trattativa ci sarebbe anche una leggenda del passato claret and blue.
Dietro le offerte a stelle e strisce ci sarebbe Richard Lovett, presidente della Creative Artists Agency, agenzia leader nel mondo del management di celebrità. La società ha sede a Los Angeles e ha quasi 10 miliardi di dollari di contratti dei suoi assistiti, con 300 dipendenti nella sede californiana. Tra gli oltre 3mila clienti, troviamo star del cinema (tra cui George Clooney, Tom Cruise, Robert DeNiro, Johnny Depp, Morgan Freeman, Scarlett Johansson, Meryl Streep), della musica (AC/DC, Beyoncé, Lady Gaga, Shakira, Ed Sheeran, Bruce Springsteen), della TV (come Jimmy Fallon e David Letterman). Nello sport sono leader nel management di giocatori in NBA (nel roster anche Danilo Gallinari), NFL ed NHL. Molto attivi anche nel mondo del calcio, tra i loro assistiti spiccano Josè Mourinho e Cristiano Ronaldo.
Si attendono sviluppi entro il prossimo mese: come detto la trattativa non è e non sarà facile, ma complici le pressioni dei tifosi e la situazione non semplice della società non è assolutamente da escludere un passaggio del testimone alla guida del West Ham.