Venezia – 12° Raduno Nazionale Station 936

Italian Hammers

Marciano Pub – Venezia

Raduno si raduno no’… era da molto tempo che ne parlavamo tra di noi, poi il brusco risveglio con il Covid-19, tutto fermo, tutto rinviato, tutto non si capisce più niente, peccato davvero, peccato per il grande impegno di Michele Vianello, il 2020 si chiude così, niente raduno. Ma poi conoscendo il gruppo abbastanza bene sapevo che la brace, il fuoco era solo in pausa, un fuoco lento, ma direi anche inesorabilmente vivo… e così abbiamo soffiato piano, lentamente, lo abbiamo curato, addolcito, accarezzato, progettato, Michele lo aveva nel cuore questo raduno, giocava in casa, era oramai una questione di cuore e così… Bummmm, 31 Ottobre, un anno dopo ci siamo, siamo nel 2021, le cose vanno leggermente meglio, il Virus circola ancora, ma un po’ sotto controllo lo è, andiamo ragazzi, si può fare, tutto organizzato, garantisce lui, hotel prenotato, pub trovato, siamo solo a 450 km di distanza, ma non importa, è così tanta la voglia di esserci che una volta organizzati si parte.

Destinazione Vicenza, a casa dell’amico Ciop, il viaggio prosegue bene, e in poco più di 4 ore eccoci in casa sua e di Sonia, bellissimo rivederci dopo tanto, i ragazzi sono cresciuti, bella famiglia. Via, si prende il treno per Venezia, ahh dimenticavo anche Ciop sta’ allestendo la sua stanza dei sogni.

Un’ora dopo eccoci in Venezia, fuori dalla stazione (c’è sempre una station) troviamo Valter, Gaia e Oscar ad attenderci… ecco ad esempio perché ci vogliamo bene, mi avevano messaggiato ma in treno non avevo sentito, che gioia, rivederli, che abbracci, con me c’è anche Anna mia moglie, il mio amico Taquilla e Carla, dopo tanto tempo il mio amico-fratello si è ributtato nella mischia e va bene così, Carla è incuriosita da questo raduno, per lei è l’esordio… ne vedrà delle belle mi sa.

I ragazzi ci accompagnano in Hotel, così possiamo liberarci delle borse, altra sosta, altro deposito e siamo in direzione del Marcianino Pub per il primo incontro-aperitivo… ecco Mattia con Elena, sono seduti al tavolino, ma il sorriso che intravedo nei loro sguardi appena ci vedono mi apre il cuore, e ma prima camminando per le strade della bellissima Venezia alle spalle sento “eccoli qua gli amici di Moyesssss” ci giriamo e chi becchiamo? lui … Fabio Furi, direttamente dalla Toscana, da Prato, che risata generale che ci scappa, che abbraccio, ogni volta che capita, mi accorgo che a volte basta proprio poco, 4 mesi, 8 mesi dopo, 1 anno dopo, 2 anni dopo … non ricordo nemmeno più, ma poi basta un’ attimo che tutto si sistema, tutto si incastra, tutto riprende il suo corso naturale della vita, che bello.

Che si fa? Mangiamo qualcosa? e no, Gian, prima si beve, e allora via con birra e Spritz, vedo piano piano maglie claret and blue avvicinarsi al pub, gente nuova, ragazzi mai visti, ma già li conosco prima ancora di parlarci insieme, a pelle le cose capitano così… basta un accenno, ciao sono Loris, ciao sono Stefano, ciao sono Claudio… poi arrivano Ale con moglie e figlio al seguito, che bello mi dico, eccoli, Lucio, Patrik e Luca… rivedo Luca e lo rivedo sotto una macchina in quel di Robilante al primo raduno… che risate, che abbracci, a volte mi chiedo ma “cosa abbiamo costruito tutti assieme”? E poi arriva Casper, con lui due amici che mi sfuggono i nomi (perdonatemi), Con Casper mi lega un’amicizia che dura nel tempo fin dai primi incontri ad Upton Park, il primo all’infuori del giro Robilantese… era il 2011. Stefano e moglie, ricordiamo la trasferta di Birmingham, che emozione, è un po’ come ritrovarsi in famiglia, magari qualcuno potrà anche non capire, ma è proprio così… e poi Andrea, altri abbracci.

Arriva Michele l’organizzatore del Raduno, un gentleman, non ci conosciamo di persona, ma e come se ci conoscessimo da sempre, si vede subito la sua felicità, e così orgoglioso che vedo bolle salire in alto sulla sua testa, come se fosse in una bolla gigantesca dove nessuno può toccarlo, che sorriso però… mannaggia mi guardo in giro e vedo mia moglie che ride abbracciata al buon Fabio, siamo tutti fratelli, Gaia la compagna di Valter ride di buon gusto, con lei ci facciamo la promessa che prima o poi studieremo la lingua inglese  da stupire tutti… Elena potrebbe essere la prof. perfetta.

Escono tra noi le prime leggende… alcuni dicono di aver intravisto il fantasma di Christopher per le vie di Venezia…. E dai, abbiamo visto le sue pubblicazioni da Edimburgo, e poi ha avvisato che non puo’ esserci questa volta… ma le voci si fanno sempre più insistenti, vuoi vedere che alla fine… io comunque con me ho la Flag per lui e la sua famiglia… non si sa mai.

Ci avviamo verso il Marciano Pub, sede del nostro Raduno, ma che bel posto, le finestre danno sui canali, dentro si respira la tipica anima inglese, oh mamma mi dico, che bel posto, che bello, che atmosfera che sta nascendo, prendo le altre bandiere e mi accingo ad appenderle alle pareti del pub, adesso sembra casa nostra, sento urlare… sento urlare…. Vedo un gigante entrare nel pub, Chris arriva con tutta la famiglia, figli, moglie… sorride come un bambino il giorno di Natale… poi dice… “ io fatto sorpresa a metà” ci abbracciamo, Michele gli consegna un foglio plastificato, intravedo lo stemma della Station, Chris lo prende e in modo militare e autoritario prende la parola e mi si avvicina come se fosse al fronte, schiena dritta, voce alta, legge in inglese io qualcosa capisco mi sento gli sguardi addosso, gli occhi su di me, annuisco, chissà cosa penseranno, intuisco che è una dedica per me, con calma tradurrò e la farò mia… alla fine ci scappa un grande applauso, la firma e di Danny Fenn the Boleyn Poet… che onore penso, ma io vorrei condividerla con tutti i presenti, è troppo per me.

Chris and Family

Chiamo Chris e figli, consegno a loro la bandiera della Station 936, so che l’apprezzeranno, e la gioia che intravedo nei loro sguardi è bellissima, si emozionano, siamo tutti bambini in un giorno di festa… Conosco Igor, finalmente, e una vita che ci scriviamo, arrivano Emilio e Paolo, ci abbracciamo, quanti ricordi tra noi, che risate, parliamo un po’ di tutto, arrivano le prime birre, manca ancora un po’ prima del match tra l’Aston Villa e il West Ham.

Scambio due parole con i nuovi ragazzi, ecco, basta veramente poco per capire cos’è la Station 936, basta ascoltare, basta sentire le loro parole, non c’è bisogno di aggiungere altro, Federico, Stefano, Claudio (e altri che adesso mi sfuggono i nomi) con i loro modi semplici, rispettosi, raccontano della passione per gli Hammers, le loro trasferte, le loro magie, le maglie, che bel modo di raccontare, che umiltà… sarebbero dei miei perfetti giocatori.

Arriva Rog con Grace, partono i cori, un Sir della Station, del gruppo, un signore, con i suoi modi ha conquistato tutti da molto tempo direi, adesso il pub è quasi pieno, ci avviciniamo al match, ma le birre volano, e scaldano ancora di più l’ambiente, abbraccio sua moglie Grace, il suo accento romano mi fa impazzire.

Conosco finalmente gli amici di Chris, sono venuti direttamente dalle Marche, ci stringiamo le mani, che giornata ragazzi, mi guardo in giro e vedo solo visi sorridenti, anche le mogli o ragazze lo sono, forse hanno capito un pò di più questa folle passione per il football inglese e per il West Ham, e la Station… sento così forte le risate che mi ritrovo con una birra in mano, alla tua Gian mi dice il barista… già adesso tocca anche a me, prendo la mia borsa, ho portato le spillette del gruppo, oggi si può, si deve, c’è la magia giusta… porgo a tutti i partecipanti il simbolo del gruppo, vedo la sorpresa, il piacere di ricevere, impagabile mi dico, le avevo fatte da tempo ci tenevo da matti, è un modo per unire se mai ce ne fosse bisogno ancora di più.

Inizia il match… e come sempre la partita è come una musica di sottofondo, le birre le risate, le urla, il gruppo di Casper laggiù nell’angolo è avviato verso il baratro… lo intuisco dal liquido che vedo scorrere sul pavimento… sono ragazzi che volete farci… noi vecchietti abbiamo più esperienza… mi scappa da ridere.

Ma poi arriva l’urlo del gol tipo trasferta in terra inglese…”Yeahhhhhhh”… Benjamin Johnson porta in vantaggio il West Ham, non mi accorgo del pareggio di Watkins… ma che importa, sono sicuro che la porteremo a casa… oggi può andare solo cosìììììì… il pub esplode di gioia pochi minuti dopo quando arriva il nuovo vantaggio con un tiro dalla distanza di Rice. Partono i cori, si balla , si salta, sempre con le birre in mano, come se fossimo al Boleyn, o sulle gradinate di qualche stadio malandato,  i minuti scorrono, i discorsi la pub si fanno sempre più audaci, si parla di donne facendo attenzione che le mogli non sentano, di raduno, alcuni chiedono di Robilante, altri si dice stiano valutando se farlo il prossimo anno nelle Marche nel paese degli amici di Chris, poi Roma, poi Torino, e mi sa che siamo messi proprio bene, individuo Michele Vianello in un angolo, osserva, è felice, ride, si gusta la giornata, meglio di così non poteva andare penso io.

La partita per i Villans si fa ancora più complicata nella ripresa, quando Konsa viene espulso e porta la propria squadra, già in svantaggio, anche in dieci uomini. L’Aston Villa resiste per trenta minuti, ma all’81’ vede svanire qualsiasi opportunità di recupero, con il gol di Pablo Fornals e poi cede al tracollo definitivo con il poker firmato da Bowen al 84′… e qui si balla e ci si abbraccia come se non ci fosse un domani.

This is Station 936.

Alcuni turisti fanno fotografie che mi riportano al primo raduno di Milano, ci affacciamo sul canale, la moglie di Ale ci fa una foto splendida, da conservare nel tempo. Che felicità attorno a noi, la partita è finita, ma la voglia di far festa rimane, tra un po’ ci dovremmo spostare in un altro pub per la serata, ma a dire il vero qua sembra che nessuno voglia andarsene. Grace con il suo accento romano mi dice “ma Gian, qua si sta benissimo, e stiamo qua”… e così facciamo, alcuni restano dentro, altri fuori, alcuni ci lasciano, devono rientrare a casa, Oscar filma per il pub, scattiamo un miliardo di fotografie, tutti vogliamo fermare il tempo per il domani, ci sarà tempo per i ricordi, Taquilla è felice, Carla, Elena, Anna, sorridono… cala la sera, Chris ci saluta, vanno a cena, con loro gli amici marchigiani, noi restiamo al pub, a me sembra di sentire ancora i gol, ma saranno i nostri demoni che si ribellano.

I bergamaschi escono e non ci incrociamo, ma ci sentiremo per telefono, Patrik, Lucio, Luca sono partiti, la banda Casper chissà dove sarà finita, i veneti anche, Fabio è ripartito per la sua toscana, mister Away, Moyes Vattene… che poi lui di calcio se ne intende ma lo dice perché in fondo sa che porta bene, e che il nostro Manager ha fatto un gran lavoro.

Facciamo un giretto per le vie di Venezia, scattiamo ancora una foto ricordo, non si sa mai che non bastino le migliaia di fatte precedentemente. E’ sera tardi e la stanchezza comincia a farsi sentire, e così arriva un ultimo abbraccio tra noi, Michele da buon padrone di casa è l’ultimo ad andarsene.

Rog, mi ha portato lo spara bolle, un 30 kg buoni buoni, una macchina che dice deve stare nella mia “stanza dei sogni”, io vorrei che restasse con lui, e lui invece insiste. Me la prendo, la porterò a Robilante, la custodirò gelosamente perché oltre allo sparare bolle in alto… per me rappresenta un po’ “la macchina del tempo”, la nostra macchina del tempo… perché noi della Station siamo dei sognatori, dei magnifici sognatori, e… “You Will Never Understand If You Are Are Not One Of Us”.

Mi scuso se non ho ricordato tutti, ma vi assicuro che nella mia memoria ci siete proprio tutti quanti.

Pubblicato in Diario | Lascia un commento

West Ham – Liverpool: 3-2

Fornals per il 2-1

WEST HAM (4-2-3-1): Fabianski; B.Johnson, Zouma, Ogbonna (22′ C.Dawson), Cresswell; Soucek, Rice; Bowen (84′ Coufal), Fornals, Benrahma (86′ Masuaku); Antonio. All. David Moyes
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, van Dijk, Robertson; J.Henderson, Fabinho (80′ Minamino), Oxlade-Chamberlain (68′ Thiago Alcántara); Salah, Diogo Jota (76′ Origi), S.Mané. All. Jürgen Klopp
Marcatori: 4′ aut. Alisson (W); 41′ Alexander-Arnold (L); 67′ Fornals (W), 75′ Zouma (W); 83′ Origi (L)
Arbitro: Craig Pawson
Ammoniti: 45+7 Soucek, 55′ Alexander-Arnold
Espulsi: nessuno

La cronaca in 10 momenti

4′ AUTOGOL ALISSON – Vantaggio West Ham United con il gol olimpico di Fornals che beffa Alisson direttamente da calcio d’angolo. Grandi proteste però per il contatto Ogbonna-Alisson e deve intervenire il VAR: Ogbonna non tocca però con la mano e non fa ostruzione sul portiere secondo l’arbitro al monitor, tutto regolare. Viene poi data l’autorete ad Alisson.41′ PAREGGIO LIVERPOOL – Dopo una serie di batti e ribatti, il Liverpool trova il pari su calcio di punizione. Pennellata di Alexander-Arnold che lascia di sasso Fabianski.

45+6 OCCHIO A BOWEN – West Ham che vuole chiudere in vantaggio il primo tempo e gli hammers ci provano con Benrahma che pesca in area Bowen, ma van Dijk si immola respingendo la sua conclusione in modo regolare.

50′ PALO DI DAWSON – West Ham vicino al nuovo vantaggio con il colpo di testa di Dawson sugli sviluppi del corner, palla che si stampa sul palo alla sinistra di Alisson.

52′ FABIANSKI RISPONDE A MANÉ – Alexander-Arnold serve dall’altra parte del campo Robertson, sinistro al volo dello scozzese che trova Mané ma Fabianski respinge la conclusione a botta sicura del senegalese.

57′ SALAH VICINO AL GOL – Scarico di Robertson per Salah che gira col mancino, ma non trova la porta di Fabianski. Grande occasione per il Liverpool.

67′ GOL FORNALS – Nuovo vantaggio del West Ham grazie alla fiammata per vie centrali di Bowen che supera tutti, serve poi Fornals che batte Allison in uscita col suo mancino.

5′ TRIS DI ZOUMA – West Ham ispiratissimo con Fornals e Antonio. Alla fine il 3-1 arriva con il colpo di testa di Zouma che spunta sul secondo palo sugli sviluppi del corner.

83′ GOL DI ORIGI – La riapre il Liverpool con il fantastico gol di Origi che si gira sul sinistro e non lascia scampo a Fabianski.

90+1 MANÉ VICINISSIMO AL PAREGGIO – Alexander-Arnold non va al tiro su punizione, ma cerca Mané sul secondo palo: tuffo del senegalese che però non trova la porta di Fabianski di pochissimo.

Hammers
Pubblicato in Partite | Lascia un commento

Antonio gela Elland Road. A Leeds, festeggiano gli Hammers

Il West Ham si riprende, praticamente nello stesso identico modo, i punti persi la settimana scorsa nel match perso allo stadio Olimpico contro il Manchester United. Gli Hammers battono il Leeds, grazie una prova di grande carattere, soprattutto dopo il vantaggio iniziale dei padroni di casa, con il conseguente momento di sbandamento davanti ad un avversario spinto dal solito catino bollente di Elland Road. Nella ripresa, gli Hammers, hanno cambiato passo, e dopo aver trovato il pareggio con il tiro di Jarrod Bowen deviato da Junior Firpo, hanno confezionato un’azione da manuale per la rete del definitivo 2-1, a tempo praticamente scaduto, con il rientrante Michail Antonio, ancora una volta arma letale a disposizione di David Moyes. Tre punti pesanti, ottenuto ancora fuori casa, a soli tre giorni dall’impresa in Coppa di Lega a Old Trafford contro lo United che aveva beffato Rice e compagni la domenica precedente, nell’incontro di Premier League, terminato con il classico gol dell’ex nel finale, e il rigore sbagliato da Mark Noble, messo in campo da Moyes, appositamente per calciare dagli undici metri. Una prova, quella nello Yorkshire, che certifica ulteriormente la maturità raggiunta dal West Ham modellato dal tecnico scozzese, una formazione che anche nelle sconfitte, difficilmente perde compattezza e spirito di squadra, dove ormai ci sono leader riconosciuti sui quali fare affidamento nel momento del bisogno, ma anche nuovi acquisti che sembrano integrarsi alla perfezione in un gruppo coeso come raramente si è visto negli ultimi anni. Una menzione, la meritano anche i sostenitori claret & blue presenti a Leeds, semplicemente straordinari nel trascinare fino all’ultimo la squadra, e giustamente premiati dal gol vittoria di Antonio.

COYI

IL TABELLINO

West Ham United: Fabiański, Coufal, Zouma, Ogbonna, Cresswell, Rice (c), Souček, Bowen (Dawson 90), Benrahma, Fornals (Vlašić 78), Antonio (Yarmolenko 90)
Subs: Areola, Johnson, Diop, Noble, Král, Lanzini

Goals: Bowen 67’, Antonio 90’

Ammoniti: Fornals, Antonio

Leeds United: Meslier, Dallas, Cresswell, Cooper (c), Firpo, Phillips, Shackleton (Summerville 90), Klich, Raphinha (Roberts 69), James (Harrison 46), Rodrigo
Subs: Klaesson, Gelhardt, Hjelde, Drameh, Greenwood, McCarron

Goals: Raphinha 19’

Ammoniti: Raphinha, Meslier, Roberts

Arbitro: Kevin Friend

Pubblicato in Partite | Contrassegnato , , , | Lascia un commento

Il classico gol dell’ex condanna il West Ham

Il più classico dei gol dell’ex, firmato da Jesse Lingard beffa un West Ham che probabilmente, ai punti, avrebbe meritato il pareggio, un pareggio che poteva arrivare a tempo scaduto, quando “Mr.West Ham” Mark Noble è stato mandato appositamente in campo da David Moyes per battere il calcio di rigore, ma a differenza di altre volte, la leggenda degli Hammers, si è fatta ipnotizzare da David De Gea, gelando il pubblico dello stadio Olimpico.

La squadra di Moyes perde la propria imbattibilità, ma non esce ridimensionata, dopo il confronto con una delle favorite per la conquista della Premier League. L’assenza forzata per squalifica di Michail Antonio, ha costretto l’allenatore scozzese a ridisegnare la formazione, collocando Jarrod Bowen da falso nueve, supportato da Vlasic, Benrahma, e Pablo Fornals. L’ex Hull City, non ha sfigurato, nonostante le caratteristiche totalmente differenti dal giocatore della nazionale giamaicana, mettendo scompiglio nella difesa del Manchester United, soprattutto nel primo tempo. Il rammarico per i claret & blue, è forse quello di aver subito quasi subito la rete del pareggio di Cristiano Ronaldo, non potendo così sfruttare gli spazi che si sarebbero inevitabilmente creati nella retroguardia dei Red Devils. Rimane, oltre al rammarico per il punto perso, l’ennesima prestazione positiva, al netto dell’assenza di un giocatore fondamentale come Antonio. Da promuovere, anche l’esordio dal primo minuto in Premier di Zouma e Vlasic, soprattutto considerando l’importanza dell’avversario. Oltre i complimenti, però, è necessario ripartire dopo 3 partite senza vittorie in campionato, e la trasferta a Elland Road contro il Leeds rappresenta l’occasione giusta.

IL TABELLINO

West Ham United: Fabianski, Coufal, Zouma, Ogbonna, Cresswell, Rice, Souček, Fornals, Vlašić (Yarmolenko 68), Benrahma (Lanzini 88), Bowen (Noble 90+4)
In Panchina: Areola (GK), Fredericks, Diop, Dawson, Masuaku, Král

Goal: Benrahma 30

Manchester United: De Gea, Wan-Bissaka, Maguire (c), Varane, Shaw, McTominay, Fred (Matic 88), Greenwood (Sancho 73), Fernandes, Pogba (Lingard 73), Ronaldo
In Panchina: Heaton (GK), Bailly, Dalot, van de Beek, Mata, Martial

Goals: Ronaldo 35, Lingard 89

Arbitro: Martin Atkinson

Pubblicato in Partite | Lascia un commento

Manchester United: re del mercato, lo sarà anche sul campo?

Primo impegno di un certo spessore per il West Ham: al London Stadium, arriva infatti il Manchester United di Ole Gunnar Solskjaer.

I Red Devils, sono stati i protagonisti, insieme al Psg, del mercato estivo, con gli acquisti di Jadon Sancho, Rafa Varane, ma soprattutto di un certo Cristiano Ronaldo. Tre innesti di questo calibro, non possono che proiettare lo United, tra le favorite per la conquista della Premier League, dopo l’ennesima stagione tra alti e bassi. L’insoddisfazione generale dei tifosi, costretti a vedere ancora i successi degli odiati cugini dell’altra metà di Manchester, ha portato la contestatissima proprietà a intervenire pesantemente sul mercato, per cercare di riportare il club, ai fasti di un tempo. Diventerà, a questo punto, fondamentale, la capacità di Solskjaer di gestire una rosa così ampia, con giocatori a dir poco ingombranti per essere lasciati fuori con leggerezza. Ovviamente, il più ingombrante, non può che essere Cristiano Ronaldo, tornato a vestire la maglia dei Red Devils, convinto dal progetto ambizioso, nel quale non potrà che diventare uno, se non il principale, attore. L’allenatore norvegese, auspica che l’arrivo del fenomeno portoghese, porti alla crescita di tutto il gruppo, in particolare di Mason Greenwood e Marcus Rashford, due talenti cresciuti in casa, attesi dalla definitiva consacrazione. Una crescita necessaria anche nel reparto difensivo, e l’innesto di un top al livello mondiale non può che andare in quella direzione. Il centrocampo ruoterà anche quest’anno, intorno Paul Pogba e Bruno Fernandes, partiti decisamente forte, in questo inizio di stagione. Il contratto in scadenza del francese, rimane comunque una questione non da poco in casa United, e la speranza della parte rossa di Manchester, è quella di vedere il giocatore non condizionato da questa situazione.

L’inizio di stagione, non è stato particolarmente entusiasmante, soprattutto per il clamoroso tonfo in Champions League contro gli svizzeri dello Young Boys. La sfida dello stadio Olimpico sarà fondamentale per Pogba e compagni per ripartire subito, lasciando alle spalle le scorie negative che potrebbero creare i primi malumori in un ambiente euforico dopo un’estate da sogno.

Pubblicato in I nostri Avversari | Contrassegnato , , , | Lascia un commento