Il tabellino del match West Ham: Fabiański, Coufal, Dawson, Ogbonna, Cresswell, Benrahma, Rice, Paquetá (82′ Soucek), Emerson (64′ Antonio), Bowen, Scamacca. Allenatore: David Moyes.
Ammonizioni: Coufal. Arbitro: Darren England. Assistenti: James Mainwaring-Steven Meredith. Quarto Ufficiale: David Coote. VAR: John Brooks. AVAR: Simon Long.
ARSENAL-WEST HAM 3-1 (primo tempo: 0-1) ARSENAL (4-2-3-1): Ramsdale; White, Saliba, Gabriel Magalhaes, Tierney (73′ Zinchenko); Xhaka, T. Partey (94′ Elneny); Saka, Odegaard, Martinelli (88′ Fabio Vieira); Nketiah. All: Arteta WEST HAM (4-2-3-1): Fabianski; Coufal, Kehrer, Dawson, Cresswell; Rice, Soucek (78′ Fornals); Bowen, Paquetà, Benrahma; Antonio (87′ Mubama). All: Moyes
ARBITRO: Michael Oliver GOL: 27′ rig. Benrahma (W), 53′ Saka (A), 58′ Martinelli (A), 69′ Nketiah (A)ASSIST: Odegaard (A, 1-1), Odegaard (A, 3-1)AMMONITI: Bowen (W), Coufal (W)ESPULSI: –NOTE: rigore per il West Ham segnato al 27′; annullato rigore all’Arsenal al 45′; recupero 5+5
Ciao Ale, Presentati: Salve, sono Alessandro e vivo a Pozzolo Formigaro (AL)…nato nel 1980 … anno del nostro ultimo trofeo nazionale.
Come è nata la tua passione per il West Ham? Sarò impopolare in ciò che sto per dire ma mi sono avvicinato a questo club dopo la visione del noto film con Padron Frodo in versione hooligans. Riconoscendo la pellicola fin troppo romanzata però mi colpì la convivialità che regna tra i tifosi il giorno della partita tra birra,pub e canti….poi verificato in prima persona. Quindi era così enorme la “scimmia” da West Ham che mi era presa che mia moglie per l’anniversario di matrimonio,dato che non sa mai che regalo farmi mi ha sponsorizzato albergo,volo e biglietto per lo stadio…..un grazie quindi pure a lei….
Quante volte sei stato in Inghilterra? Nel mio piccolo cerco di seguire la squadra ma purtroppo il mio lavoro non mi permette di farlo come vorrei,dovendo lavorare spesso nei weekend. Per ora sono stato 3 volte in terra inglese per seguire il West Ham. Due in casa sia ad Upton che nel nuovo stadio e tutt’e due le volte con l’ Everton. E poi magnifica trasferta a Villa Park contro i Villains. Il popolo Hammer sempre al top in ogni gara. Grazie al football tra le altre cose mi sono avvicinato ,mio malgrado ,tardi a Londra. Finché non ci sono stato per la mia prima partita l’avevo sempre snobbata nei miei viaggi. Ora me ne sono innamorato
Raccontaci il tuo più bel ricordo legato al West Ham Se devo scegliere un ricordo legato al club come non potrei pensare al mio primo e unico match visto ad Upton Park? Il calore ed il folklore dei tifosi claret and blue vissuto al Boleyn Pub nel pre e post match resta indelebile nel mio cuore. Per non parlare del tragitto vissuto in mezzo a quella bolgia hammer dalla tube allo stadio con ancora la sensazione di quei colori e profumi che solo in quel quartiere popolare si possono respirare.
Che cosa rappresenta per te il football inglese? Per ciò che riguarda cosa rappresenta per me il football…. bè chi mi conosce sa che spesso uso dire che nel calcio in generale rimango infastidito da quei calciatori odierni che tendono,per modi di fare o di porsi,ad essere delle “fighette”. Questo fenomeno in Inghilterra lo vedo molto meno. In campo vedo ancora giocatori che prima di essere calciatori,sono UOMINI.
Come hai conosciuto la Station 936? Quando organizzai il mio primo viaggio fai da te nel pallone a Londra, logicamente spulciai internet e mi imbattei nel blog della Station con tutti i preziosi consigli per fare le cose fatte bene. Da lì alla pagina facebook e a tante belle amicizie il passo è stato breve. Fin’ora ho avuto la fortuna di assistere a due raduni, Venezia e Venaria. Sono rimasto impressionato dall’ottima organizzazione e partecipazione. Sinceramente non so se altri gruppi di tifosi possano riuscire a fare altrettanto.
Cosa pensi dello stadio Olimpico? Capitolo Olympic Stadium. Sarò lapidario….mi garba solo il manto erboso, diciamo che facendo parte di coloro che sono stati ad Upton Park, è logico che per il nuovo stadio non nutro particolare affetto e considerazione.
Un tuo sogno ? Vorrei chiudere con i sogni nel cassetto. Innanzitutto vorrei a breve riuscire ad assistere ad una partita, vedere Paolino Di Canio come allenatore, e poi sogno una trasferta legata a dei ricordi da bambino…..mi piacerebbe vedere il nostro West Ham assistendo a Carrow Road ad una partita contro il Norwich, di cui da bambino dopo averlo visto in TV in Coppa Uefa,rimasi affascinato dalle loro divise color canarino….
Grazie Ale, è stato un piacere vivere una trasferta con te.
Presentati Claudio: Vediamo un po’, sono nato a Trieste il 01.06.1969 e fin da piccolo ho avuto la passione per i palloni rotondi sia quelli da football che quelli da basket, sport che ho praticato entrambi fin da bambino .
Come è nata la tua passione per il West Ham? Da tifoso ho cominciato a seguire il calcio italiano come tutti. Chiaramente tifo Triestina e Milan che continuo a seguire con amore. Il mio primo approccio con il football inglese risale ai primi anni 80 con le partite trasmesse da tele Capodistria. Il primo avvicinamento al West Ham risale al 1986 e a quella meravigliosa squadra che ho ammirato assieme alla follia della crazy gang del Wimbledon. Era la squadra dei tanto acclamati Cottee e Mc Avennie ma per me soprattutto del mio idolo in assoluto, Alan Devonshire.
Raccontaci il tuo ricordo più bello sul mondo inglese. Negli anni successivi, ho seguito il football inglese con meno assiduità. La prima partita in assoluto vista in Inghilterra è legata a una trasferta di lavoro ed è stata Leeds- Everton nel 1991. Dopo un po’ di anni senza venire in Inghilterra nel 1998 sempre a Leeds ho visto per la prima volta il West Ham, purtroppo è stata una sconfitta ma ha contribuito a farmi riavvicinare ai colori claret e blue. Negli anni successivi ho visto ancora qualche partita in Inghilterra con una menzione speciale per Portsmouth-Southampton ospite di amici a Fratton Park ( stadio meraviglioso ).
E di Upton Park cosa ricordi ? Il mio rapporto con Upton Park è un po controverso, due presenze, una sconfitta ( Bolton 2008 ) e un pareggio ( Bristol City 2011 ) anche se devo ammettere che l’atmosfera che c’era in quel vecchio stadio ora non c’è più.
Come hai conosciuto la Station 936? La mia scoperta della Station 936 è stata casuale. Circa tre anni fa stavo navigando sul sito ufficiale del West Ham ed entrato nella sezione dei fan ho scoperto che esisteva un fan club ufficiale italiano e poi ho seguito la pagina Facebook ed ho incominciato ad interagire con questa meravigliosa famiglia fino all’incontro fisico che ho avuto con molti amici l’anno scorso a Venezia.
Che cosa rappresenta il calcio inglese per te? Il resto è storia recente, vado in Inghilterra a vedere qualche partita appena posso e oltre ai stadi già visti ( Elland Road a Leeds, Fratton Park a Portsmouth, Craven Cottage, The Valley, Brisbane Road, Home Park a Plymouth, Griffin Park), vorrei vederne altri, alcuni finché ancora esistono (Luton, Burnley, Newcastle, Preston e assolutamente Anfield ) oltre magari a qualche partita di non league per poter rimpinguare la mia collezione di mugs.
Pensiero finale? E perché no, andare a vedere il Maidenhead Utd. per poter magari conoscere il mio giocatore preferito che lo allena. E poi ancora fare tanti raduni assieme a voi. COYI e w la Station 936
VENARIA è diventata «terra londinese» grazie al raduno dei tifosi del West Ham – FOTO E VIDEO
Più di cento persone al raduno dei tifosi del West Ham, che si è tenuto sabato pomeriggio al pub “Vecchia Camelot” in via Don Sapino.
12 Novembre 2022
Per qualche ora, via Don Sapino a Venaria, nel pomeriggio di sabato 12 novembre 2022, si è trasformata in quartiere londinese.
Più precisamente quello di Stratford, nel distretto londinese di Newham, dove trova casa una delle società più belle, calde, passionali della Premier League: il West Ham United Football Club.
Merito del raduno dei tifosi degli “Hammers”. Un’idea del venariese Giuseppe Pex Arlotta e subito sposata da Giampiero Vola, presidente del «West Ham England Group Station 936», il primo fun club ufficialmente riconosciuto in Italia da parte del West Ham, con tanto di lettera sottoscritta nel 2010 dallo stesso club londinese.
Più di cento persone si sono radunate per un pranzo di gruppo e per assistere alla partita tra gli Hammers e il Leicester, terminata con la sconfitta dei loro beniamini 0-2.
Ma ieri il risultato era l’ultimo dei pensieri. Perchè per diverse ore, la “Vecchia Camelot” si è trasformata in una sorta di mini “London Stadium” o, ancora, di un mini “Boleyn Ground”, la vera e storica “casa” del West Ham, dove sono state disputate le partite casalinghe dal 1904 fino al 2016.
Prima della partita, e anche durante la sfida, immancabile è stata cantata «I’m Forever Blowing Bubbles», l’inno ufficiale del West Ham. Proprio come se si fosse a Londra e non nella Reale, a due passi dalla Reggia, ammirata dai tifosi che non si sono voluti perdere un giro in città, con Arlotta cicerone.
«Grazie allo staff del pub la vecchia Camelot che ci ha fatto sentire a casa. Una casa con vecchi e nuovi amici uniti in un unica grande passione», commenta Gian Vola, che ha condiviso il pranzo con il sindaco Fabio Giulivi, l’assessore allo Sport, Luigi Tinozzi e lo stesso Arlotta e dove c’era anche l’ex calciatore di Torino, Udinese e Inter, nonché attuale tecnico del Venaria, Giovanni Pasquale.
Claudio Martinelli
Italian Hammers – Station 936
Ps: Grazie a te Claudio per le bellissime parole. Gian