Questo è il risultato del sorteggio di oggi a Nyon, quartier generale dell’UEFA. La dea bendata, nelle mani del portierone Andrés Palop, ha assegnato al West Ham la compagine andalusa per gli ottavi di finale dell’edizione 2021/22 dell’Europa League. L’andata si giocherà nella penisola iberica il prossimo 10 marzo, con il ritorno all’OS il 17. I nostri avversari, prendendo in prestito il soprannome dell’Independiente de Avellaneda, sono “Rey de Copas” della competizione, avendo trionfato in 6 edizioni (2006, 2007, 2014, 2015, 2016, 2020). Teatro del match di andata sarà il Ramón Sánchez-Pizjuán (capienza di 43.883 spettatori), dove si giocherà anche la finale del 18 maggio. Nello stesso stadio si giocarono anche due partite del Mundial ’82 e la finale di Coppa dei Campioni 1986 (vittoria della Steaua Bucarest sul Barcellona ai calci di rigore).
I nostri avversari, allenati dal basco Julen Lopetegui, ad oggi (25 febbraio) sono secondi nella Liga (51 punti, 14V-9P-2S), 6 punti dietro la capolista Real Madrid, e si sono qualificati agli ottavi di finale sconfiggendo la Dinamo Zagreb (seconda classificata nel nostro girone) 3-2: la vittoria per 3-1 in casa ha reso ininfluente la sconfitta per 0-1 patita ieri in Croazia. Gli spagnoli avevano concluso al terzo posto il proprio girone in Champions League, alle spalle di Lille e RB Salzburg, raccogliendo 6 punti frutto di una sola vittoria e 3 pareggi. Il marcatore più prolifico è lo spagnolo Rafa Mir, che ha già raggiunto la doppia cifra tra tutte le competizioni. Da tenere d’occhio il Papu Gómez, Lucas Ocampos e Youssef En-Nesyri, più volte accostato al West Ham, oltre ai neo arrivati Anthony Martial e Jesús Corona.
Non ci sono precedenti tra le due squadre, ma non è la prima volta nella storia in cui il West Ham viene sorteggiato con una squadra spagnola.
La prima trasferta iberica risale alla Coppa delle Coppe 1964-65, vinta da Bobby Moore e compagni nella finale di Wembley contro il 1860 München. Nella semifinale, infatti, gli Hammers affrontarono e sconfissero il Real Zaragoza. La partita di andata si giocò in un Upton Park gremito la sera del 7 aprile 1965, e vide i padroni di casa prevalere per 2-1 grazie alle reti di Brian Dear e Johnny Byrne (il brasiliano Canário fu il marcatore per gli ospiti). Al ritorno, giocato il 28 aprile nell’Estadio de La Romareda della capitale aragonese, il risultato fu di 1-1: alla rete di Carlos Lapetra rispose John Sissons, garantendo al West Ham il passaggio del turno e l’accesso alla finale che si sarebbe giocata tre settimane dopo.
La seconda (ed ultima) occasione ufficiale che ha visto il West Ham affrontare una squadra spagnola fu il primo turno della Coppa delle Coppe 1980-81. L’avversario in questione fu il Real Madrid Castilla, la seconda squadra dei Blancos, qualificati per la competizione in quanto finalisti sconfitti della precedente Copa del Rey, in quanto i vincitori (la prima squadra madridista) si qualificarono per la Coppa dei Campioni. L’andata, giocata il 17 settembre 1980 nel leggendario Santiago Bernabeu, vide il West Ham di John Lyall uscire sconfitto con un sonoro 3-1 per mano del Castilla. Le tre marcature in 12 minuti dei padroni di casa, in risposta al momentaneo vantaggio messo a segno da David Cross, scatenò l’ira dei tifosi al seguito dei tifosi in trasferta: ne susseguirono violenti scontri e un morto, portando l’UEFA a multare il West Ham e obbligare la squadra a giocare i successivi due turni in casa a porte chiuse e in un campo neutro lontano almeno 187 miglia da UP. Il ricorso fu accolto solo in parte: la partita di ritorno si giocò nel caro vecchio Boleyn Ground, ma a porte chiuse con un’atmosfera spettrale. Il 1° ottobre 1980 i nostri riuscirono a ribaltare il risultato dell’andata e due marcature nei tempi supplementari ci garantirono il passaggio del turno (risultato totale di 6-4). La cavalcata degli hammers si arrestò nei quarti di finale della competizione, sconfitti 4-2 per mano dei sovietici della Dinamo Tbilisi.
Grazie Angelo