19 maggio 2013. Ultima di campionato. In un’insolita Londra soleggiata si chiude la stagione del West Ham. Vittoria facile contro il Reading e tutti in vacanza. L’inizio del periodo più inutile dell’anno per i malati di calcio. Come sempre la Premier League è un passo avanti e già a metà giugno le partite della nuova annata sono definite. Su tutte spicca subito una trasferta da tempo nel mirino. Newcastle il 24 agosto. Inizialmente non sono convinto di andarci proprio per la data. Una partita al St. James’ Park me la sono sempre immaginata al freddo e possibilmente in notturna. Agosto non sembrava di certo il periodo più adatto. I dubbi passano in fretta complice l’interminabile pausa estiva. Deciso, si va. Subito la trasferta più lunga dell’anno per rifarsi da 3 mesi senza calcio giocato.
La partenza è al venerdì sera. Solito aeroporto, solito volo. Nonostante la partita fuori casa, solita destinazione, Londra ovviamente, che per assurdo è la più comoda. Succede subito di tutto ed in effetti un viaggio lineare senza qualche intoppo devo ancora vederlo. Ammetto che spesso la colpa è mia in quanto tendo a partire senza documentarmi più di tanto ma questa volta a tratti sembrava tutto un riuscitissimo scherzo. Il volo è parecchio in ritardo. All’aeroporto di Stansted ci bloccano sull’aereo perchè mancano gli addetti al montaggio della scaletta per far scendere i passeggeri dall’aereo (!). Cosa assolutamente mai vista. Per di più al controllo dei documenti hanno una strana voglia di lavorare visto anche l’orario. Ogni volta che vado mi fermano sempre di più. Forse cercano di capire il perchè mi presento così spesso ai loro sportelli 😉 (non basterebbe chiedermelo invece di guardarmi male un paio di minuti e passare e ripassare la carta?)
Comunque arrivo a Stratford decisamente più tardi del previsto. Sono già le 2. Metro ovviamente chiusa, bus con orari improponibili. Mi pare scontato prendere il taxi per arrivare in massimo un quarto d’ora a destinazione. Decisamente la decisione peggiore in assoluto. Salgo sul taxi chiedendo se è disponibile a portarmi in zona Barking, lì ad un passo. Mi dice che non ci sono problemi. Dopo circa due minuti si ferma. Mi chiede di fargli rivedere il telefono, dove ho segnato l’indirizzo dell’albergo. A questo punto comincia ad illuminare lo schermo con una pila. Considerate che avevo l’iPhone con la luminosità impostata quasi al massimo. Una persona normale tende ad accecarsi in questi casi. Lui invece ancora mi dice di non riuscire a leggere. Poco male, glielo leggo e riparte. Tempo due minuti si ferma ed estrae una cartina aggiornata probabilmente agli anni ’70. Niente da fare, non sa dove andare. A questo punto ho una brillante idea. Imposto il sempre utile Google Maps e mi metto a dirgli dove girare. Di fatto mi stavo portando a destinazione da solo;) Nonostante tutto, verso la fine, riesce a sbagliare strada. Fortunatamente riconosco la zona e gli chiedo se mi può lasciare lì. Incredibilmente sembra non volermi lasciare scendere. Secondo lui mi sbaglio, lì non ci sono alberghi. Dopo aver insistito un po’ finalmente riesco a convincerlo (quanto meno mi ha fatto un po’ di sconto sulla tariffa visto tutto il tempo che aveva perso). Scendo consigliandogli di prendere un bel navigatore, non si sa mai che potrebbe servigli. Il buon uomo la prende sul ridere e finalmente se ne va.
Sembra ormai fatta. L’albergo lo trovo senza problemi, ci ero stato qualche mese prima, rimane un po’ nascosto ma se sai dov’è si raggiunge in un attimo. E qui ricominciano le sorprese. C’è un arabo arrabbiatissimo alla reception con tanto di bimbe e moglie stanchissime. Mi dice che aspetta già da venti minuti e nessuno viene a dargli la tessera per entrare in camera. L’abbigliamento di quest’uomo è veramente da ricordare. Classica tunica bianca ma con sopra una felpa Stone Island. Abbinamento sicuramente bizzarro. Un idolo. E non è la prima volta che vedo questo strano casual in stilo arabo. Intanto il tempo passa. Dopo circa venti minuti e i suoi continui urli, sembrava di essere al venerdì di preghiera, arriva il dipendente dell’albergo. Non è il solito indiano tutto gentile. Questo sembra un irlandese panzone e anche piuttosto incazzato visto il casino dell’amico Stone Island. Dopo un po’ di discussioni ognuno ha la sua camera. Io entro nella mia alle 4. Era anche ora.
Avevo deciso di svegliarmi alle 5 e mezzo per portarmi in zona King’s Cross a prendere il treno e farmi una “sana” colazione all’inglese in santa pace. Infatti alle 7 e mezzo sono già lì. Già si vedono maglie claret and blue ovunque! Finalmente ricomincia il mio campionato!
(King’s Cross Undergroun Station)
Come detto la stazione è piena di gente in partenza. Da qui partono i principali treni per Edimburgo, che appunto si fermano anche a Newcastle. La stazione è molto bella e fuori il tempo è decisamente british.
Noto un sacco di giapponesi che scattano una marea di foto (strano). Tutti presi dal famosissimo binario 9 e 3/4. Pure io che non so niente di Harry Potter lo conosco.
Verso le 9 parte il treno. Ci sono parecchi hammers a bordo. Quelli nel mio vagone sono già decisamente ubriachi. Si erano portati avanti. Il viaggio scorre via bene, il paesaggio è sempre bello.
E sopratutto noto con piacere che è sempre più brutto tempo. Forse riuscirò ad avere il clima che volevo per la partita. Dopo 3 ore e un po’ si arriva. Lo stadio è molto vicino alla stazione e si raggiunge tranquillamente a piedi. Davvero imponente e molto bello! Poi il fatto che è in mezzo alla città rende il tutto ancora più particolare.
Molto bello anche il megastore, su due piani. La scala per scendere ricalca l’entrata dello stadio (almeno credo sia così)
Un bel gruppo di persone si raduno nella zona parcheggi. I giocatori del Newcastle arrivano uno ad uno ed è una sfilata di mezzi spaventosi. Bentley, Aston Martin, Audi e Mercedes, non esattamente di serie. Tra i tanti spicca l’auto di Santon con targa italiana. Evidentemente non fa conto di stare lì a lungo.
Il West Ham invece arriva con in pullman.
Con un bel po’ d’anticipo rispetto all’inizio decido di entrare per godermi con calma lo stadio. Stranamente c’è una perquisizione decisamente più approfondita del solito. Nelle away è di prassi. Ma con questa cura è la prima volta che mi capita. Comunque tempo 2 minuti sono dentro. Per raggiungere il settore ospiti ci sono da fare decine e decine di scalini. Scene fantastiche. Uomini di 150 kg e con qualche birra in corpo sono al limite delle forze. Probabilmente non sono mai arrivati al loro seggiolino. Il clima è già di festa come sempre. Qui, per l’ennesima volta, rivedo uno dei tanti riti degli stadi inglesi. 7 minuti dall’inizio. Stadio vuoto. 5 minuti dall’inizio. Cominciano ad entrare tutti. 1 minuto dall’inizio. Stadio strapieno. Ogni volta è così. Sempre bello godersi l’afflusso. Arriva pure un ragazzo con un amico decisamente poco sobrio. Nonostante l’urlo di più di 50 mila persone l’eroe riesce a dormire beato. Peccato che arriva un poliziotto a portarlo via. Poteva pure lasciarlo dormire tranquillo 😉
Il tifo away è sempre fantastico. Mai un attimo di tregua. I tifosi di casa invece si sentono poco, complice la partita decisamente bruttina.
Nel secondo tempo però comincia il diluvio universale. Si accendono i riflettori. Entra Morrison con i guanti. Guardo la data. Sì, è il 24 agosto. Gente con la giacca, alcuni con la berretta. Io felice con la mia maglietta a mezze maniche e pantaloncini corti mi godo lo spettacolo. Ogni singolo km fatto per arrivare fin qui è ripagato. E pace se la partita è a tratti inguardabile. Seguendo il West Ham da qualche anno sono pronto a tutto. Ho decisamente visto di peggio. Come dice spesso un mio amico inglese i glory hunters non sono i benvenuti dalla parti di Upton Park. Si rischia pure di perdere alla fine. Pareggio giusto.
Me ne vado soddisfatto. Passo la serata a Newcastle ed il giorno dopo prendo il pullman in direzione Manchester da dove in serata riparto per l’Italia. Dopo ben 4 ore si giunge a destinazione.
Non potevo scegliere contesto migliore per disintossicarmi dai 3 mesi più inutili dell’anno!
Beato te, averlo saputo , magari, se non c’erano problemi sarei venuto volentieri anche io, proprio in quei giorni, infatti, ero a Londra.Comunque mi sono visto la partita di coppa contro il Cheltenham.Comunque quest’anno qualche trasferta tipo liverpool o manchester la vorrei fare…