Bye bye Scottie

Sono passati non troppi giorni dalla vittoria roboante sul campo del Forest (1-4), eppure i tifosi degli Hammers sono ancora sotto shock per una notizia in particolare, o meglio ancora di un affare, degli ultimissimi giorni di calciomercato. Certo, le cose sembrano davvero andare per il verso giusto, o per o meno è senz’altro così per quanto riguarda le trasferte. Lontano dal Boleyn Ground il West Ham ha portato a casa tre vittorie su altrettante partite, segnando, tra l’altro, nove gol e subendone solo uno in totale. Un bilancio che fa paura, e lo farebbe ancora di più se venisse accompagnato da un rendimento altrettanto buono nelle partite giocate in casa, che per ora hanno regalato solo due punti, sempre in tre partite, alla classifica degli Hammers,  oltre alla clamorosa eliminazione in Carling Cup contro l’Aldershot. Ottima anche la fisionomia di gioco trovata da Big Sam Allardyce. Green trai pali è un fattore decisivo in Championship, Tomkins è il leader indiscusso della difesa, il centrocampo può contare su giocatori da Premier League come Noble, Nolan e Matthew Taylor, senza contare gli ultimi arrivati Bentley e Bouba Diop, e per finire Carlton Cole sembra aver ripreso a segnare con la stessa continuità di due stagioni fa. Incredibile poi la varietà di finalizzatori a disposizione del manager degli Irons. Contro il Nottingham Forest sono andati a segno tre giocatori diversi, in oridine: Nolan, Cole e Reid, preceduti dalla fortunosa autorete che ha sbloccato il risultato.Ma, come detto in partenza, l’argomento numero uno in casa Hammers ora è un altro: Scott Matthew Parker non è più un giocatore del West Ham. La proprietà alla fine ha ceduto alla proposta del Tottenham Hotspur e lo ha lasciato partire. La cessione di Scott era nell’aria da mesi, del resto Fabio Capello era stato chiaro, difficilmente avrebbe considerato Scottie in orbita nazionale se fosse rimasto in Championship. Ma i giorni passavano e Scottie continuava ad essere il suo numero 8 con la stessa professionalità che lo ha sempre contraddistinto. Sfido chiunque a dire che fino all’ultimo non ha sperato che Scott rimanesse, specialmete dopo averlo visto scendere in campo nella prima partita di Championship e averlo visto segnare contro il Watford quello che ora risulta ad essere a tutti gli effetti il suo ultimo gol con la maglia del West Ham, sembrava davvero esserci uno spiraglio. Ma così non è stato.Verrebbe da cantare: “Hanno ucciso Super Scottie, chi sia stato non si sa…” Ma in realtà sappiamo tutti chi è stato a portarlo via. Non tanto il Tottenham in cerca, giustamente, di un giocatore per rinforzare la squadra, quanto proprio Don Fabio Capello. Quella chiara intimazione, ritrattata solo in un secondo momento, non ha lasciato alternative a Scott: “O cambio maglia, o perdo l’Europeo con l’Inghilterra”. Questa non vuole essere una critica personale verso Capello, sia chiaro. Tuttavia lascia un po’ perplessi questa tendenza dei tecnici delle grandi nazionali di non considerare i giocatori che non militano  nelle massime serie dei rispettivi campionati. Del resto penso che se lo siano chiesti un po’ tutti, Scott farà il titolare fisso agli Spurs? Forse, ma probabilmente anche no. Se invece avesse continuato ad indossare la casacca Claret and Blue sarebbe sempre sceso in campo risultando il più delle volte decisivo? Senz’altro. Ad ogni modo ora è inutile fare questi discorsi , Scottie ormai è andato via.Piuttosto mi sembra doveroso ricordare la storia di questo grandissimo giocatore con la maglia del West Ham. Ma prima di passare agli Hammers, partiamo dal principio. Parker è un prodotto dell’academy del Charlton Athletic e proprio con la maglia degli Addicks debutta da professionista in Championship.A parte una breve parentesi nel Norwich City, Parker rimane al Charlton sino al 2004, perchè proprio il 30 gennaio dello stesso anno arriva una chiamata irrinunciabile: il Chelsea acquista il cartellino di Scott Parker  per 10 milioni di sterline. Ranieri, manager dei Blues in quel periodo, però non lo schiera mai come centrocampista centrale, suo ruolo naturale, per via della concorrenza agguerrita, e lo inventa esterno di centrocampo nel suo 4-4-2. Esperimento che inizialmente sembra funzionare, tant’è   che Scottie viene convocato dall’Inghilterra per la partita contro la Svezia. E a fine stagione viene nominato miglior giovane del campionato. La stagione seguente, tuttavia, le cose peggiorano. Josè Mourinho appena arrivato al Chelsea all’epoca, decide di non puntare più su Scottie Parker, che, tra l’altro, in una delle poche partite in cui viene impiegato dallo Special One si infortuna e rimane fuori per tutta la stagione. Nel 2005 Scottie passa al Newcastle e in pochissimo tempo conquista allenatore e tifosi. Glenn Roeder, allenatore dei Magpies in quel momento, lo nomina capitano e il 29 settembre del 2006 Scott viene richiamato in nazionale. Poco meno di un anno dopo, esattamente nel giugno 2007, il West Ham acquista Scottie dal Newcastle per 7 milioni di sterline. Debutta con gli Hammers tre mesi più tardi e da quel momento in poi diventa il nuovo re di Upton Park. Giocatore completo sotto ogni punto di vista: corsa, grinta, tecnica, classe e soprattutto un cuore enorme. Scottie si è subito innamorato dei colori dehli Hammers e allo stesso tempo ha fatto innamorare ogni tifoso di lui. E questo anche perchè Parker non è solo un giocatore fantastico, per quanto mi riguarda un top player a tutti gli effetti, ma anche, e soprattutto, un grande, grandissimo uomo. Mai una polemica, un lottatore instancabile, un esempio per chiunque ami il calcio e un vero leader. Rimarrà sempre nella Hall of Fame degli Hammers e verrà ricordato sullo stesso piano di Bobby Moore,  Martin Peters e Jeoffrey Hurst, gli eroi dell’unico mondiale vinto dall’Inghilterra, orgoglio della storia degli Irons.

Sei una leggenda Scott, non verrai mai dimenticato. Speriamo tanto di pescare gli Spurs in Fa Cup e magari di incontrarli al Boleyn Ground, così non dovremo aspettare un anno per poter cantare ancora una volta:

“SUPER, SUPER SCOTT! SUPER, SUPER SCOTT! SUPER, SUPER SCOTT! SUPER SCOTTIE PARKER!”

By Matteo Palmigiano

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