( Fabio a dx con il suo amico Pietro)
Presentati
Ciao a tutti ! Sono Fabio Zambelli, per gli amici Feb, ho 24 anni, abito a Bergamo e nella vita, oltre a tifare Irons, sono uno studente iscritto ad un corso di laurea magistrale in comunicazione presso l’Università di Bergamo e maestro di sci a St. Moritz, in Svizzera.
Come e’ nata la tua passione x West Ham United?
Per rispondere a questa domanda è necessario un piccolo salto indietro. Era, credo, il 2002 o il 2003; ogni lunedì sera alle 19.00, prima di cena, andava in onda un programma sull’allora unico canale sportivo della neo-nata piattaforma di Sky(Sky Sport, ovviamente), dal nome “Mondo Gol”. Io non sapevo praticamente nulla del calcio estero, men che meno della Premier League; gli unici oggetti relativi al calcio inglese in mio possesso erano due fantastiche maglie regalatemi da mio papà(uno che ama il calcio, ma solo come sottofondo per le sue dormite sul divano) l’anno prima, una dell’Arsenal, con lo storico sponsor O2, e una del Manchester United, con l’altrettanto storico sponsor Vodafone. Del calcio estero, dicevo, non sapevo nulla, ma mi piaceva un sacco guardare i gol degli altri campionati, anche perché ai tempi “Mondo gol” mostrava davvero tutto: Premier League, Bundesliga, Liga, Ligue 1, Eredivisie, e chi più ne ha e più ne metta. Di tutti questi campionati, i gol del calcio inglese sono stati da subito i miei preferiti. Chissà cosa mi ha attratto, ma chi di noi sa cosa lo attrae di una ragazza che vedi per la prima volta e che subito ti colpisce ? I due (al tempo) simpaticissimi conduttori, chi lo guardava sa di chi parlo, parlavano spesso delle due squadre che al tempo andavano per la maggiore, sportivamente parlando, in Inghilterra: l’Arsenal, con i vari Henry, Vieira, Pires e il Manchester United, con Giggs, Scholes, Van Nistelrooy, Beckham e tanti altri. Si parlava poi spesso di questa piccola squadra di Londra, con un giocatore italiano che vi militava, un certo Paolo Di Canio, del quale non avevo mai sentito parlare. Si chiamava West Ham United, e tutti già a metà stagione la davano per perdente nella lotta alla salvezza(e, infatti, alla fine della stagione 2002-2003 gli Irons furono retrocessi); mi piaceva l’apparente esuberanza di questo giocatore italiano , che sapeva segnare dei gran gol e trascinare la squadra con il proprio carisma, ma, soprattutto, mi stava simpatica la squadra. Così, a pelle. Mi piacevano i colori, il claret e il blue, così magnificamente abbinati. Mi piaceva il fatto che, nonostante la difficile situazione di classifica, questa squadra avesse sempre un gran seguito, sia in casa che in trasferta. Passarono le settimane, poi i mesi, e ogni lunedì non vedevo l’ora che arrivassero le 19.00 per sapere quanto aveva fatto quella piccola squadra di Londra che mi piaceva sempre di più. Poi, beh… il resto è storia signori !
Che cosa rappresenta il Club per te?
Il West Ham è, per me, attrazione pura. Ha un effetto devastante su chi lo “prova”, proprio come una droga. Una volta che hai vissuto una giornata al seguito degli Irons, difficilmente riesci a farne a meno..è stato così almeno per me: una dose alla volta ti prende, fino a quando una dose non basta più; e allora devi aumentarla, la dose, perché vuoi qualcosa di più forte. Ecco che allora i viaggi all’anno cominciano a diventare prima due, poi tre, fino a quando un amico non ti propone di provare qualcosa di ancora più forte..gli away days. E li basta davvero un piccolo assaggio per diventare football-dipendenti !!! Tornando al club, è quella molla che ti fa risparmiare per mesi, solo per poterti godere due giorni in giro per l’Inghilterra al seguito degli Irons, con al fianco i tuoi amici, un po’ di birra e, la maggior parte delle volte, qualche donzella locale.. YOU WILL NEVER UNDERSTAND UNLESS YOU BECOME ONE OF US !!!
Che cosa vuol dire essere un’Hammer?
Essere hammers è semplicemente uno stile di vita. Si può essere hammers tutti i giorni, anche nelle piccole cose, senza bisogno di esserlo solamente quando gioca la squadra. È hammer chi si mette in prima linea in tutto, chi ci mette la faccia; è hammer chi ci mette passione, chi porta rispetto verso gli altri facendo però sentire la propria voce e chi ricorda la propria storia, è hammer chi ha dei valori e rispetta le tradizioni, è hammer chi fa gruppo nei momenti difficili e chi si gode alla grande e festeggia nei bei momenti. Essere hammers nella vita, permette di esserlo poi anche ogni volta che facciamo il tifo per i claret&blue quando scendono in campo !!
Upton Park…che dire????
Upton Park non è solo Uno stadio meraviglioso, che trasuda tradizione e storia..è tutta l’esperienza che si prova nell’arrivare al tuo posto pre-assegnato a goderti la partita. È il pensiero fisso mentre ti stai avvicinando in metro, è l’emozione che provi nel vederlo in lontananza mentre cammini per Green Street, è il pre-match al Boleyn o al Queen’s prima di entrarvi..non dimenticherò mai quella sensazione di magia e quasi soggezione provata la prima volta che, salendo i gradini della Bobby Moore Lower Stand ti portano sulle gradinate, sono entrato allo stadio. Quando partirono le note di “I’m Forever Blowing Bubbles” poi, sfido chiunque hammer a negare che un paio di lacrime di felicità non siano scese nel cantare a squarciagola l’inno per la prima volta.. in ogni caso, è assolutamente una tappa obbligatoria per ogni hammer che si reputi tale !!!
Raccontaci il tuo ricordo piu’ bello legato al W.H.U.
23 Agosto 2010. Era il mio primo viaggio a Londra al seguito degli hammers, dopo che nell’aprile della stagione precedente il mio volo per Londra era stato cancellato a causa dell’eruzione del vulcano Eyjafiallajokull ( o qualunque sia il giusto modo di scriverlo) in Islanda, con i biglietti per West Ham- Wigan (una partita incredibile finita 3-2, decisa da un gol pazzesco di Scotty Parker) già acquistati. Avevo assistito due giorni prima a West Ham- Bolton, la prima gara all’Upton Park..rigore per gli hammers sbagliato dal mio incontrastato idolo Carlton Cole, autogol di Upson, gol di Elmander per lo 0-2, accorcia le distanze Noble con un rigore che ci regala speranza, speranza subito troncata da un pazzesco colpo di testa, ancora di Elmander, per l’ 1-3 finale. Insomma, ero deluso e incazzato da come era iniziata la mia relazione con gli Irons. In coda a Burger King a Stratford avevo davanti a me due ragazzi, più o meno della mia età. Sento uno apostrofare l’altro dicendo: “Are you comin’ to West Ham game Tomorrow mate ?” e l’altro rispondere “Sure mate”. Tra me e me ho subito pensato : West Ham game ? ma cosa stanno dicendo questi due rincoglioniti qua davanti ? Nel dubbio, un salto sul sito della squadra per controllare il calendario me lo faccio, ed ecco svelato l’arcano: mi ero dimenticato della League Cup. Esatto, il giorno dopo giocavamo in casa, contro l’Oxford, squadra della League one, terza serie, e io ero a li, a Londra, ignaro di tutto. Mi informo sull’acquisto dei biglietti( si prendevano direttamente ai turnstiles, ai tornelli) e la sera dopo eccomi ancora li, nella Bobby Moore (questa volta Upper) Stand. Partita tiratissima, tifo away incredibile, tante occasioni per loro ma alla fine, al 92’, un gol da fuori area di Scotty Parker ci regala la vittoria, la prima vittoria alla quale abbia assistito dal vivo. Proprio lui, Scotty Parker, quello del gol al Wigan di qualche mese prima..evidentemente era destino.
Cosa pensi delle altre tifoserie inglesi?
Provo un profondo rispetto verso qualsiasi altra tifoseria inglese. Ogni club, e di conseguenza, ogni tifoseria, hanno una storia e una tradizione che va rispettata a priori, tralasciando ogni rivalità.
Il Football che cosa vuol dire per te?
Il Football è svegliarsi al lunedì mattina pensando al sabato successivo, il football è passione travolgente, è il lancio lungo che attraversa 50 metri di campo, è ammassarsi uno sopra l’altro dopo un gol su rimpallo della tua squadra quando si gioca da schifo, il football sono le birre prepartita, quelle durante la partita, quelle dopo la partita. Il football è la maglia sporca di fango perché il campo fa schifo, è la pozza d’acqua che ferma il pallone mentre sei lanciato a rete, è lo schioppo che senti quando 5.000 seggiolini di legno di Goodison Park si chiudono contemporaneamente, il football è l’inno della tua squadra cantato più forte di quello della squadra di casa per far capire che si, ci sei anche tu e che no, non sei venuto fino a qui per farti prendere per il culo. Il football è il freddo pungente di Stoke-On-Trent, è il guardalinee che ti cammina a un metro al Selhurst Park, è l’esplosione dei tifosi ospiti quando segnano un gol all’Upton Park. Il football è semplicemente la cosa più bella del mondo !!!!!
Un po’ di tempo fa hai conosciuto la Station 936, che cosa ne pensi?
Ho conosciuto la Station un po’ per caso, nel 2012. Al tempo credevo di essere un lupo solitario, ero già stato 4 o 5 volte all’Upton Park senza avere la minima idea che in Italia esistesse un gruppo di tifosi con la mia stessa passione..conobbi su Twitter Lorenzo, con il quale ho anche condiviso una bellissima trasferta al Selhurst Park durante la scorsa stagione, nel derby contro il Crystal Palace. Lui mi introdusse al gruppo, nel quale entrai in punta di piedi, prima osservando , poi scrivendo o commentando qualcosa..lo stile mi piaceva, la gente sembrava simpatica. Conobbi Lorenzo, Carlo e Nik(che ora sento tanto quanto la mia mamma) di persona in occasione di West Ham- Chelsea. Poi fu il turno del primo raduno a Robilante, dove conobbi Gian, i ragazzi del luogo con Taquilla, Barra, Ronci e Vito, poi Peter, Zebro, Federico, Ciop, Body, i mitici ragazzi del Granducato, con Sandro, Enrico, Mr. Away, e chi più ne ha e più ne metta.. mi sono subito trovato a mio agio, parlavamo tutti la stessa lingua, quella del football nel segno degli Irons…il resto è storia, e la maggior parte di essa è ancora da scrivere !!
Cosa Pensi dello Stadio Olimpico?
Credo che sia il normale risultato del processo di “modernizzazione” del football.. sceicchi, proventi dei diritti tv, clientelizzazione del tifoso, con relative storia e tradizione dei club calpestate.. insomma, tutto ciò che di peggio c’è !!!!!!! AGAINST MODERN FOOTBALL !
Un nome x il futuro del West Ham United
Guardando in casa, senza dubbio Diego Poyet..davvero un bel centrocampista, giovanissimo, uno che potrebbe veramente dire la sua con un po’ di fiducia.. guardando in casa d’altri invece, e a prezzi fattibili, prenderei al volo Nathan Redmond del Norwich. Nazionale u21, velocità alla Bolt, dribbling alla Sterling, e destro pazzesco..davvero un fenomeno, non riesco a capire come faccia a giocare nella Championship !
Aggiungi se vuoi un tuo pensiero finale
Credo di aver già scritto fin troppo..e di essermi fin troppo trattenuto !!! COME ON YOU IRONS !!!!!
…grazie Fabio, bellissima chiacchierata, solo cose belle !!!!