VENARIA è diventata «terra londinese» grazie al raduno dei tifosi del West Ham – FOTO E VIDEO
Più di cento persone al raduno dei tifosi del West Ham, che si è tenuto sabato pomeriggio al pub “Vecchia Camelot” in via Don Sapino.
Per qualche ora, via Don Sapino a Venaria, nel pomeriggio di sabato 12 novembre 2022, si è trasformata in quartiere londinese.
Più precisamente quello di Stratford, nel distretto londinese di Newham, dove trova casa una delle società più belle, calde, passionali della Premier League: il West Ham United Football Club.
Merito del raduno dei tifosi degli “Hammers”. Un’idea del venariese Giuseppe Pex Arlotta e subito sposata da Giampiero Vola, presidente del «West Ham England Group Station 936», il primo fun club ufficialmente riconosciuto in Italia da parte del West Ham, con tanto di lettera sottoscritta nel 2010 dallo stesso club londinese.
Più di cento persone si sono radunate per un pranzo di gruppo e per assistere alla partita tra gli Hammers e il Leicester, terminata con la sconfitta dei loro beniamini 0-2.
Ma ieri il risultato era l’ultimo dei pensieri. Perchè per diverse ore, la “Vecchia Camelot” si è trasformata in una sorta di mini “London Stadium” o, ancora, di un mini “Boleyn Ground”, la vera e storica “casa” del West Ham, dove sono state disputate le partite casalinghe dal 1904 fino al 2016.
Prima della partita, e anche durante la sfida, immancabile è stata cantata «I’m Forever Blowing Bubbles», l’inno ufficiale del West Ham. Proprio come se si fosse a Londra e non nella Reale, a due passi dalla Reggia, ammirata dai tifosi che non si sono voluti perdere un giro in città, con Arlotta cicerone.
«Grazie allo staff del pub la vecchia Camelot che ci ha fatto sentire a casa. Una casa con vecchi e nuovi amici uniti in un unica grande passione», commenta Gian Vola, che ha condiviso il pranzo con il sindaco Fabio Giulivi, l’assessore allo Sport, Luigi Tinozzi e lo stesso Arlotta e dove c’era anche l’ex calciatore di Torino, Udinese e Inter, nonché attuale tecnico del Venaria, Giovanni Pasquale.
Claudio Martinelli
Ps: Grazie a te Claudio per le bellissime parole.
Gian